La digital transformation comporta un cambiamento di leadership, un modo di pensare diverso, nuovi modelli di business ed un maggiore utilizzo della tecnologia per migliorare l’esperienza dei dipendenti, dei clienti, dei fornitori, dei partner e di tutte le parti interessate dell’organizzazione
Dobbiamo imparare a considerare la digital trasformation un cambiamento che non ha a che vedere solo con business, produzione e strategia, ma che esiste grazie e attraverso una risorsa sempre più spesso insostituibile: le persone.
E le persone non possono esimersi dall’aderire al cambiamento che riguarda il mondo.
Anzi devono cavalcare il cambiamento ed esserne protagoniste per avere maggiore potenziale nella capacità di rispondere alle sfide future.
Oggi parliamo di Digital Transformation con l’Assistant Project Manager del progetto V.O.I.C.E FIRST Felice Maraglino
La Digital Transformation rappresenta davvero il volano per il cambiamento della società di oggi?
La società attuale ha accesso e può disporre in modo rapido e istantaneo di una quantità di informazioni che i nostri nonni non potevano neanche lontanamente immaginare.
Il processo di trasformazione digitale consente, tramite l’intelligenza artificiale e l’analisi dei Big Data (ma non solo), di poter gestire, catalogare e analizzare questa enorme quantità di dati con lo scopo di fornire servizi e prodotti “ritagliati” su misura per gli individui.
Questi cambiamenti culturali e sociali sono inderogabili per il nostro futuro, perché così come fecero le macchine a vapore durante la rivoluzione industriale, riducendo le attività pesanti a carico dell’uomo, possono agevolare le generazioni future nel fornire del tempo da dedicare ad attività concettuali e creative.
Quale è il rischio e l’opportunità più grande che possono verificarsi?
l rischio più grande, a mio avviso, è quello che il cambiamento venga recepito con timore da parte di molti, rendendo più lunga la fase di accettazione rispetto ad altre aziende, accentuandone così il divario tecnologico. Continueremo a rincorrere modelli tecnologici che diventeranno sempre più lontani dal nostro pensare, ma i cui prodotti saranno di larghissima diffusione: useremo qualcosa di cui non potremo farne a meno, ma di cui non capiremo mai il suo reale funzionamento. È come guidare un’auto senza avere la patente.
L’opportunità più grande si potrebbe manifestare proprio in una situazione opposta alla precedente: accettando il cambiamento per primi, potremmo esserne parte attiva e fautori della trasformazione digitale, non semplici spettatori! I vantaggi? Non essere in balìa delle onde sopra una zattera di fortuna, ma stare in prima classe su una nave da crociera (che non sia il Titanic, però!).
Credi che si debba parlare innanzitutto di un cambiamento culturale?
Certamente. È insito nel genere umano il cambiamento, sia culturale che sociale.
L’uomo e la donna hanno nel proprio DNA il desiderio di esplorare territori sconosciuti, come dimostrano i numerosi viaggi esplorativi fatti dai nostri antenati e dalle generazioni più recenti che ci hanno permesso di conoscere la terra in cui oggi viviamo, i pianeti, le stelle e lo spazio che ci circonda.
Chi ha accettato per primo il processo di cambiamento si è sempre trovato un passo avanti agli altri e ha permesso al progresso tecnologico di semplificare e migliorare molti aspetti quotidiani di cui ne abbiamo, poi, beneficiato ognuno di noi.
Come si concilia nei fatti la tua attività nel percorso Digital Transformation?
Il mio compito è quello di integrare il nostro sistema telefonico con gli strumenti di analisi della voce, al fine di ottenere dei dati utili per analizzare il comportamento e lo scopo dell’interazione dell’utente per una migliore e più utile esperienza per il cliente finale.
E sono a disposizione di chiunque voglia approfondire gli aspetti della trasformazione digitale! 🙂
Un sogno “Digital” nel cassetto?
Il mio sogno “Digital” è quello di poter utilizzare gli strumenti tecnologici più recenti per ridurre gli impatti ambientali e rendere più “Green” le attività umane.
I sogni sono fatti per coinvolgerci, emozionarci e renderci partecipi del mondo in cui ci troviamo.
Per questo i sogni non devono essere nascosti all’interno di un cassetto, ma dobbiamo farli uscire e fare di tutto per realizzarli!